STUDI
GRAMSCIANI NEL MONDO
LE
RELAZIONI INTERNAZIONALI
a cura di Giuseppe Vacca, Eugenia Baroncelli, Mario Del
Pero, Giancarlo Schirru
Il Mulino,
Bologna 2010
pp. 291 € 23,00
ISBN 978-88-15-134444-8 Alla
fine degli anni Settanta il pensiero di Antonio Gramsci
iniziò a diffondersi presso gli studiosi di relazioni
internazionali e di economia politica internazionale:
concetti come quelli di egemonia, blocco storico, società
civile, ideologia, senso comune, furono applicati all’analisi
della politica mondiale e dei fenomeni di globalizzazione.
La teoria delle relazioni internazionali si arricchì
di strumenti che contribuirono al superamento di alcune
sue rigidità, e migliorò la sua capacità
di combinare il livello di analisi nazionale con quello
internazionale, lo studio dei processi culturali e istituzionali
con l’esame realistico degli interessi nazionali
e delle determinazioni economiche. Questo volume intende
offrire un percorso di letture che dia conto del dibattito
causato dall’impatto del pensiero di Gramsci in
questo àmbito disciplinare: prende quindi le
mosse da un saggio di Robert Cox, lo studioso canadese
che ha contribuito in modo determinante alla formazione
di un filone di studi neogramsciani nelle relazioni
internazionali, e documenta alcuni dei saggi teorici
che hanno raccolto, sviluppato e ampliato le proposte
di Cox, o hanno reagito criticamente alle sue tesi.
Chiudono il volume due saggi di applicazione delle categorie
gramsciane ad alcuni contesti specifici: il processo
di adesione, tra il 1985 e il 1990, del Canada e del
Messico all’Accordo
nordamericano per il libero scambio (Nafta), e la reazione
del mondo islamico ai processi di modernizzazione e
globalizzazione in corso. |