ANNALI
 
ANNALE XIII
Togliatti editore di Gramsci
a cura di Chiara Daniele
Introduzione di Giuseppe Vacca
Roma, Carocci, 2005

p. 293, € 21,80
ISBN 978-88-430-2809-X
 
Alla morte di Gramsci, Togliatti attivò il Comintern perché i Quaderni del carcere venissero recuperati (probabilmente attraverso una trattativa fra il governo sovietico e quello di Mussolini) e portati a Mosca presso i suoi archivi. L’iniziativa contravveniva la volontà di Gramsci che invece avrebbe voluto destinarli alla moglie Giulia ed escludere Togliatti dal loro controllo. I Quaderni furono recuperati dalla cognata Tatiana Schucht e inviati a Mosca attraverso l’ambasciata sovietica di Roma poco prima del suo rientro in Russia (novembre 1938). Per decidere dell’eredità letteraria di Gramsci il Comintern istituì una commissione, di cui Togliatti fu naturalmente il dominus. Affidatagli la pubblicazione delle Lettere e dei Quaderni, egli cominciò a lavorarci alla fine del ’39 e poco prima del suo rientro in Italia (marzo 1944) la scelta delle lettere, che con la pubblicazione da Einaudi nel 1947 costituì il primo volume delle Opere di Antonio Gramsci, era già fatta. Sostanzialmente definito era anche il piano editoriale dei Quaderni, che furono pubblicati da Einaudi, in sei volumi, dal 1948 al 1951.
Poco dopo fu avviata la pubblicazione degli scritti precedenti l’arresto e una edizione completa delle Lettere, uscita nel 1965. Nel ’56 venne decisa l’edizione cronologica dei Quaderni, che vide la luce nel 1975. Fino alla sua morte (21 agosto 1964) Togliatti lavorò alla pubblicazione degli scritti di Gramsci ininterrottamente, curandone o impostandone, dirigendone e promuovendone le edizioni. Qui si pubblica la documentazione inedita di tale attività, attinta dagli Archivi del PCI, del Comintern, della Fondazione Gramsci, della Casa editrice Einaudi, della Wren Library di Cambridge (carte Sraffa), della Fondazione Feltrinelli, della Fondazione Gobetti e dagli Archivi di Stato. La cura del volume è di Chiara Daniele. I documenti sono preceduti da un saggio introduttivo di Giuseppe Vacca che ricostruisce l’attività di Togliatti editore di Gramsci dal 1937 al 1964. Si illuminano così aspetti salienti, sconosciuti o poco noti della biografia politica e intellettuale tanto di Gramsci quanto di Togliatti, e si ricostruiscono vicende editoriali che furono alla base di un capitolo fondamentale di storia della cultura italiana, quello legato alla diffusione e all’influenza del pensiero di Gramsci fra il 1947 e il 1964.
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