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SIBILLA
ALERAMO, PER PENSIERI, PER IMMAGINI
Spoleto
19 ottobre | 25 novembre 2001 Palazzo
Racani Arroni a
cura di Alba Morino
Mostra organizzata in collaborazione con il Comune
di Spoleto. |
A
quarant'anni dalla morte della più discussa delle
scrittrici italiane del Novecento, Spoleto rende omaggio
a Sibilla Aleramo con una mostra che fa da suggello
alla rilettura da qualche tempo intrapresa delle sue
opere che consente un'analisi della sua scrittura anziché
un interesse per il suo personaggio. Ideata e realizzata
dalla Fondazione la Mostra si snoda in un percorso espositivo
concepito al fine di cronologizzare la discussa e significativa
vita di Sibilla e di attraversare il suo altrettanto
significativo pensiero, la sua poesia… poesia
di una donna, poesia di un talento. Per mezzo di un'esposizione
documentaria sarà possibile, in modo chiaro e
singolare, tracciare la vita e l'opera di una donna.
Questa mostra rappresenta per me un suggello al lungo
percorso che ho compiuto, per molti anni, attraverso
la vita e le opere di Sibilla Aleramo.
Siamo negli anni 5O, i diari della scrittrice mi avevano,
ancora manoscritti, attratto in una privata, solitaria
lettura. A quel tempo lavoravo nella casa editrice Feltrinelli,
e Giangiacomo Feltrinelli, ancora una volta lungimirante,
li aveva comprati direttamente dalla scrittrice dietro
compenso di un vitalizio. Pubblicare questi diari, Diario
di una donna (1978), Un amore insolito
(1979), fu una vera e propria avventura editoriale durata
oltre 20 anni, ad essi seguì la biografia della
scrittrice Sibilla Aleramo e il suo tempo (l981)
relizzata con l'aiuto di Bruna Conti e dei materiali
dell'Archivio Sibilla Aleramo lasciato dalla scrittrice
alla Fondazione.
Diari e biografia sono stati pubblicati dalla casa editrice
Feltrinelli. Ho cercato di raccontare in maniera ampia
e dettagliata questo percorso, comprese le sue implicazioni
psicoanalitiche e i suoi approdi ai meccanismi profondi
che sottendono la lettura e la scrittura, in un libro,
spero di prossima pubblicazione dal titolo Aleramo
una esperienza un metodo.
Questo attraversamento protrattosi come ho detto per
lunghi anni nella vita e nelle opere della scrittrice,
mi hanno portato a cancellare i luoghi comuni che hanno
velato da sempre la vita, «scandalosa» dell'Aleramo
scoprendo la semplice, non sembri contraddittorio, complessa
natura del personaggio: un immaginario dirompente, la
bellezza che ai più nascondeva l'intelligenza,
i molteplici amori e i relativi abbandoni il bisogno
di amare e di essere amata, la necessità di vivere
il suo tempo, vivendo, come donna, in anticipo sui tempi,
il continuo combattimento per affermarsi nel reale,
la scrittura come liberazione e altro ancora.
Contemporaneamente, la lettura delle sue opere mi svelavano
le intuizioni anticipatrici che l'Aleramo ha trasmesso
attraverso le sue opere sulla condizione femminile,
sull'amore, la scrittura, la vita.
Proprio per queste ragioni nasce forte il desiderio
di costruire una mostra su Sibilla Aleramo attraversata
dai suoi pensieri e dalle immagini della sua vita: la
prima parte della mostra scandisce la vita della scrittrice
attraverso, una cronologia fatta di foto e documenti
e la seconda parte racconta i momenti più alti
del suo pensiero attraverso le sue parole. Alba
Morino
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Il
progetto di allestimento della mostra è curato
dall'architetto Sergio Pasanisi, quello grafico è
di Anna Bodini, la selezione delle immagini e dei documenti
è di Michela Lanzini. L'allestimento è stato
concepito cercando di integrare le due linee parallele
fatte di testi e immagini all'interno di unico percorso
percettivo ottenuto dalla contrapposizione di opposti:
luce / ombra, freddo / caldo, contrappozione confermata
dalla grafica usata per i testi, giocata su toni di grigio
/ blu / viola / nero. In questo modo il visitatore ricostruendo
l'opera e la vita della scrittrice riceve contemporaneamente
alcune suggestioni sulla sua forte e complessa personalità,
caratterizzata da molte passioni ma altrettante durezze.
La mostra è studiata su due percorsi paralleli.
Il primo percorso è formato da 11 pannelli che
scandiscono in ordine cronologico (1876-1960) gli anni
della vita della scrittrice attraverso la sintesi dei
fatti, le foto, i documenti, i giornali, le riviste e
i libri.
Gli 11 pannelli – che ricordano nella loro forma
(ognuna diversa dall'altra) delle nuvole – sono
realizzati in metacrilato satinato dello spessore di 5
mm, sono serigrafati a tre colori e dotati di supporti
in acciaio.
Le «nuvole» sono completate da 13 lastre trasparenti
(montate frontalmente sui pannelli con distanziali in
acciaio) che contengono gli originali di lettere, manoscritti,
foto e documenti e ne segnano il racconto cronologico.
Il secondo percorso si snoda parallelo al primo, è
costituito da una selezione di scritti della Aleramo.
I brani proiettati affiancano le «nuvole»
rendendone più suggestiva la lettura e costituiscono
una traccia scritta delle intuizioni anticipatrici che
la Aleramo ha trasmesso con le sue opere e anche un utile
suggerimento alla lettura delle stesse.
Accompagna la mostra una galleria di ritratti (32) di
personalità che hanno attraversato la vita della
scrittrice montati su supporti in policarbonato alveolare
rifinito in acciaio satinato e una piccola e preziosa
collezione di quadri che ritraggono l'Aleramo in diversi
momenti della sua vita.
Un angolo, che ricostruisce una stanza dei primi del secolo,
con una raccolta dei libri e riviste di Sibilla e una
galleria di suoi ritratti chiude la mostra. Tutti i materiali
esposti provengono dagli Archivi della Fondazione.
I numeri della mostra: 71 foto, 69 documenti, 73 lettere,
32 libri di e su l'Aleramo e 7 ritratti dell'Aleramo fra
i quali quelli di Michele Cascella, Renato Guttuso e Primo
Conti. |
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