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SIBILLA
ALERAMO, PER PENSIERI, PER IMMAGINI
roma
8 | 22 ottobre 2009
casa delle letterature
a cura di Alba Morino,
grafica di Anna Bodini
Mostra organizzata
in collaborazione con l'Associazione Nazionale Antonio
Gramsci promosso dalla Casa delle Letterature dell’Assessorato
alle Politiche Culturali e della Comunicazione del Comune
di Roma |
La
mostra curata da Alba Morino con la grafica di Anna Bodini,
è stata studiata su due percorsi paralleli. Il
primo percorso è stato realizzato con l’allestimento
di 10 pannelli che hanno scandito, in ordine cronologico
(1876-1960), gli anni della vita della scrittrice attraverso
la sintesi dei fatti, le foto, i documenti, i giornali,
le riviste e i libri.
I 10 pannelli (70x100)
sono stati realizzati in lastra piuma bordata dello spessore
di 20 mm e serigrafati a quattro colori. Per la loro realizzazione
sono stati selezionati con cura circa 60 immagini ricavate
da fotografie, documenti originali, volumi e altri materiali
diversi provenienti dall’Archivio Sibilla Aleramo
conservato presso la Fondazione Istituto Gramsci. La realizzazione
a stampa di ogni pannello è stata concepita cercando
di integrare le due linee parallele fatte di testi e immagini
all'interno di unico percorso percettivo ottenuto dalla
contrapposizione di opposti: luce/ombra, freddo/caldo,
contrappozione confermata dalla grafica usata per i testi,
giocata su toni di grigio / blu elettrico / viola / verde
acido / nero. In questo modo il visitatore, ricostruendo
l'opera e la vita della scrittrice, riceve contemporaneamente
alcune suggestioni sulla sua forte e complessa personalità,
caratterizzata da molte passioni ma altrettante durezze.
Il percorso dei pannelli è stato completato da
3 teche posizionate frontalmente ai pannelli contenenti
la selezione degli originali di lettere, libri, manoscritti,
foto e documenti e ne segnano il racconto cronologico.
Il secondo percorso, che si snoda parallelo al primo,
è costituito da una selezione di scritti della
Aleramo. I brani, alcuni proiettati in loop su un video
e altri sospesi sopra il percorso della mostra, affiancano
i 10 pannelli rendendone più suggestiva la lettura
e costituiscono una traccia scritta delle intuizioni anticipatrici
che la Aleramo ha trasmesso con le sue opere e anche un
utile suggerimento alla lettura delle stesse. Accompagna
la mostra una galleria di ritratti (32) di personalità
che hanno attraversato la vita della scrittrice montati
su supporti in policarbonato alveolare rifinito in acciaio
satinato e una piccola collezione di foto che ritraggono
l'Aleramo in diversi momenti della sua vita. |
Questa
Mostra rappresenta per me il suggello di un lungo percorso
che ho compiuto durante molti anni attraverso la vita
e le opere di Sibilla Aleramo e, dopo Spoleto (2001) e
Alessandria (2003), città natale della scrittrice,
il suo essere a Roma, dove Sibilla ha vissuto per lunghi
anni (l925-1960), è il suo naturale approdo.
Siamo negli anni Cinquanta, i diari della scrittrice mi
avevano catturata, ancora manoscritti, in una privata
solitaria lettura. ln quegli anni lavoravo nella casa
editrice Feltrinelli e Giangiacomo Feltrinelli, ancora
una volta lungimirante, li aveva comprati direttamente
dalla scrittrice dietro compenso di un vitalizio. Pubblicare
questi Diari, Diario di una donna (1978) e Un amore insolito
(1979) fu una vera e propria avventura editoriale durata
oltre venti anni. Ad essi seguì, grazie ad un intenso
lavoro sui documenti dell’Archivio Sibilla Aleramo
della Fondazione Istituto Gramsci, Sibilla Aleramo e il
suo tempo (1981), la biografia della scrittrice curata
da me e da Bruna Conti. Diari e biografia sono stati pubblicati
dalla casa editrice Feltrinelli.
Questo attraversamento protrattosi come ho detto per lunghi
anni nella vita e nelle opere della scrittrice, mi hanno
portato – io ho un vissuto completamente opposto
a quello dell’Aleramo – a cancellare i luoghi
comuni che hanno velato da sempre la vita scandalosa dell’Aleramo
scoprendo la semplice, non sembri contraddittorio, complessa
natura del personaggio: la bellezza che ai più
nascondeva l'intelligenza, un immaginario dirompente,
il bisogno di amare e di essere amata, i molteplici amori
e i relativi abbandoni, la necessità di vivere
il suo tempo, vivendo come donna in anticipo sui tempi,
il continuo combattimento per affermarsi nel reale, la
scrittura come liberazione e altro ancora. Inoltre la
lettura e la pubblicazione di queste opere mi svelavano
le intuizioni anticipatrici dell’Aleramo sulla condizione
femminile, al di là di ogni assunto femminista,
sull’amore, la scrittura, la vita in una parola
sull’esistenza. Da qui il sottotitolo della mostra
«per pensieri, per immagini» che dà
ai pensieri una priorità determinante sul vissuto.
Nel 2003 in un libro intitolato L’analista di carta.
Sibilla Aleramo una esperienza, un metodo ho cercato di
raccontare in maniera ampia e dettagliata questo percorso,
ma soprattutto ho cercato di capire il perché di
tanta attrazione analizzando le implicazioni e i meccanismi
profondi che sottendono la lettura e la scrittura.
Al lume di questo complesso rapporto intercorso tra me
e la scrittrice, mi è sembrato di capire che questa
esperienza si poteva elevare a metodo per tutti quelli
che avessero subito una pari attrazione per uno scrittore,
vivendola come «specchio di sé», per
capirne le eguaglianze e le differenze.
Ancora ... in questi tempi di disattenzioni e di inquietudini,
con qualche anticipo su quanto promosso recentemente dal
consiglio dei ministri, ho cominciato a tenere un giro
di conferenze, cito fra tutte quella dello scorso anno
a Milano alla Bibliteca Sormani «Leggere per cercare
se stessi», che indica nuovi stimolanti approdi
sul significato profondo del leggere che non quelli alimentati
da anni con slogan tipo «il piacere di leggere»
o dalla indiscriminata corsa a comprare bestseller sapientemente
montati dall'industria culturale. Alba Morino |
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