SIBILLA ALERAMO, PER PENSIERI, PER IMMAGINI 
Alessandria 1 | 29 marzo 2003
Palazzo Guasco
a cura di Alba Morino
Mostra organizzata in collaborazione con l'Assessorato alla Cultura della Provincia di Alessandria e con l'Assessorato alle pari Opportunità del Comune di Alessandria

A più di quarant'anni dalla morte della più discussa delle scrittrici italiane del Novecento, Alessandria, luogo della sua nascita, ricorda Sibilla Aleramo.
Anche se concepita e organizzata dalla Fondazione, la mostra è stata idealmente preparata dalla scrittrice stessa quando giovanissima iniziò a raccogliere un potente mezzo per vivere oltre la morte: il suo archivio personale (conservato presso la Fondazione dal 1960) grazie al quale è stato possibile realizzare la mostra. La sua scrittura ostinatamente autobiografica funge da filo rosso per un percorso rivelatore del suo universo personale ed artistico.

Il progetto di grande efficacia e suggestione è opera dell'architetto Sergio Pasanisi. Anna Bodini ha curato il progetto grafico e seguito i lavori di allestimento della mostra. L'esposizione è stata concepita cercando di integrare le due linee parallele fatte di testi e immagini all'interno di unico percorso percettivo ottenuto dalla contrapposizione di opposti: luce / ombra, freddo / caldo, contrappozione confermata dalla grafica usata per i testi, giocata su toni di grigio / blu / viola / nero. In questo modo il visitatore ricostruendo l'opera e la vita della scrittrice riceve contemporaneamente alcune suggestioni sulla sua forte e complessa personalità, caratterizzata da molte passioni ma altrettante durezze.
La mostra è studiata su due percorsi paralleli.
Il primo percorso è formato da 11 pannelli che scandiscono in ordine cronologico (1876-1960) gli anni della vita della scrittrice attraverso la sintesi dei fatti, le foto, i documenti, i giornali, le riviste e i libri.
Gli 11 pannelli – che ricordano nella loro forma (ognuna diversa dall'altra) delle nuvole – sono realizzati in metacrilato satinato dello spessore di 5 mm, sono serigrafati a tre colori e dotati di supporti in acciaio.
Le «nuvole» sono completate da 13 lastre trasparenti (montate frontalmente sui pannelli con distanziali in acciaio) che contengono gli originali di lettere, manoscritti, foto e documenti e ne segnano il racconto cronologico.
Il secondo percorso si snoda parallelo al primo, è costituito da una selezione di scritti della Aleramo. I brani proiettati affiancano le «nuvole» rendendone più suggestiva la lettura e costituiscono una traccia scritta delle intuizioni anticipatrici che la Aleramo ha trasmesso con le sue opere e anche un utile suggerimento alla lettura delle stesse.
Accompagna la mostra una galleria di ritratti (32) di personalità che hanno attraversato la vita della scrittrice montati su supporti in policarbonato alveolare rifinito in acciaio satinato e una piccola e preziosa collezione di quadri che ritraggono l'Aleramo in diversi momenti della sua vita.
Un angolo, che ricostruisce una stanza dei primi del secolo, con una raccolta dei libri e riviste di Sibilla e una galleria di suoi ritratti chiude la mostra. Tutti i materiali esposti provengono dagli Archivi della Fondazione.
I numeri della mostra: 71 foto, 69 documenti, 73 lettere, 32 libri di e su l'Aleramo e 7 ritratti dell'Aleramo fra i quali quelli di Michele Cascella, Renato Guttuso e Primo Conti.
 
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