Il venticinquesimo
anniversario della scomparsa del grande maestro Luchino
Visconti coincide con un risultato straordinariamente
importante per la comunità di Forio: l'apertura
al pubblico della Villa
La Colombaia, dimora del regista che ospiterà
una Scuola Internazionale di Cinema e di Teatro. Grazie
alla Colombaia, Forio diventa un punto di riferimento
culturale di rilievo europeo, recuperando quel ruolo
di crocevia di esperienze, sensibilità e valori
che negli anni '50 ne fece un cenacolo di intellettuali
e artisti di primo piano.
La Colombaia dovrà rappresentare per Forio una
finestra sul mondo, uno strumento di apertura alle novità,
al dialogo e all'osmosi fra i popoli e le culture nel
nome di Luchino Visconti e del messaggio universale
del suo genio creativo.
La Colombaia sarà la sede di un festival internazionale
del cinema, di premi, rassegne, incontri e di un museo
permanente dedicato a Visconti che inaugurerà
i suoi spazi la mostra fotografica Luchino Visconti:
Gli anni della formazione promossa dalla Fondazione
Istituto Gramsci.
La Colombaia sarà il centro propulsivo di attività
di formazione e comunicazione in grado di suscitare
l'attenzione dei media e soprattutto la partecipazione
del territorio in un percorso che apre le finestre al
turismo di qualità. Un sogno degli anni '90 si
è trasformato in un progetto concreto, con l'acquisizione
della Villa, la sua ristrutturazione, la sua rinascita.
Per Forio, per l'isola d'Ischia, per la Cultura.
La mostra a cura di Caterina d'Amico de Carvalho è
aperta dall'albero genealogico della famiglia Visconti
e formata da una raccolta di 187 fotografie incorniciate
con passe-partout realizzato in cartone pregiato color
panna e montate su cornici (cm 55 x 65) in mogano con
vetro.

Le fotografie fanno parte del cospicuo Archivio
Luchino Visconti di proprietà della Fondazione,
dichiarato di notevole interesse storico dalla Soprintendenza
Archivistica per il Lazio. Le immagini della Mostra
seguono Luchino Visconti dalla nascita, fino alle prime
fasi della realizzazione della sua prima regia cinematografica
nel 1942 ed offrono un'ampia e documentata testimonianza
dell'ambiente familiare e del contesto storico, sociale
e culturale in cui si inserisce la vita del grande regista.
Innanzitutto le fotografie delle famiglie dei Visconti
e degli Erba e del particolare ambiente sociale e culturale
della Milano di fine Ottocento e di inizio Novecento.
Altre foto riguardano l'infanzia e l'adolescenza di
Luchino. Le ulteriori foto della mostra riprendono l'esperienza
parigina che costituisce uno straordinario allargamento
di orizzonti culturali e consente a Visconti di incontrare
artisti ed intellettuali come Jean Cocteau, Boris Kochno,
Andre Gide, il ballerino Serge Lifar, il commediografo
Bernstein, il musicista Kurt Weill, mecenati come la
viscontessa Marie Laure de Noailles e il visconte Charles
de Noailles e infine Marlene Dietrich e Coco Chanel. |