1891 Il 22
gennaio nasce ad Ales (Cagliari, ora Oristano), da Francesco,
impiegato presso l'ufficio del registro di Ghilarza,
e da Giuseppina Marcias, quarto di sette figli (Gennaro,
Grazietta, Emma, Antonio, Mario, Teresina, Carlo).
1894 Frequenta l'asilo delle suore di Sorgono.
1895 Inizia a manifestarsi la sua malformazione
fisica, dovuta al morbo di Pott, ma attribuita dalla
famiglia ad una presunta caduta dalle braccia di una
donna di servizio.
1898 Il padre è arrestato per una irregolarità
amministrativa. La madre si trasferisce, con i 7 figli,
a Ghilarza.
1900 Il 27 ottobre il padre è condannato
a 5 anni, 8 mesi e 22 giorni di carcere, da scontare
a Gaeta.
1903 Consegue la licenza elementare, ottenendo
il massimo dei voti in tutte le materie. Per le difficili
condizioni economiche della famiglia, deve interrompere
gli studi. Inizia a lavorare presso l'Agenzia delle
Imposte dirette e del Catasto di Ghilarza.
1904 Il padre viene scarcerato e torna dalla
famiglia a Ghilarza.
1905 Nell'autunno del 1905 si iscrive al ginnasio
presso l'Istituto Carta-Meloni di Santu Lussurgiu.
1908 Ottenuta la licenza ginnasiale a Oristano,
si iscrive al liceo Dettòri di Cagliari.
1910 Pubblica sul quotidiano di Cagliari «L'Unione
sarda» il suo primo articolo dal
titolo A proposito di una rivoluzione.
1911 Conseguita la licenza liceale nel mese di
luglio, trascorre alcuni mesi ad Oristano ospite dello
zio Serafino come ripetitore del nipote Delio. Ad
ottobre vince la borsa di studio del collegio Carlo
Alberto di Torino per gli studenti disagiati delle vecchie
province del Regno di Sardegna. Il 16 novembre si immatricola
alla Facoltà di Lettere per Filologia moderna
dell'Università di Torino.
1912 Il prof.
Matteo Bartoli gli assegna alcune ricerche sul dialetto
sardo e gli affida la cura delle dispense per il corso
di glottologia dell'anno accademico 1912-1913.
1913 Con la
firma Alfa Gamma scrive sul «Corriere universitario»
gli articoli Per la verità e I Futuristi. Assiste
in Sardegna alla campagna elettorale in vista delle
prime elezioni a suffragio universale maschile (26 ottobre
- 2 novembre).
1914 Ad ottobre,
nel dibattito sulla posizione del Psi di fronte alla
guerra, interviene su «Il Grido del popolo»,
con l'articolo Neutralità attiva ed operante.
1915 Interrompe
gli studi universitari e si dedica al giornalismo, intensificando
i rapporti con il movimento socialista. Nel dicembre
viene assunto nella redazione torinese dell'«Avanti!».
Contemporaneamente collabora al settimanale «Il
Grido del popolo».
1917 Nel febbraio
esce il numero unico della Federazione giovanile socialista
piemontese «La città futura», da
lui integralmente curato. A settembre assume la direzione
dell'esecutivo provvisorio della sezione socialista
di Torino e dirige fino a dicembre il «Grido del
popolo». Fonda con un gruppo di giovani socialisti
torinesi il «Club di vita morale».
1918 Il 5 dicembre
esce il primo numero dell'edizione piemontese dell'«Avanti!»
diretta da Ottavio Pastore, di cui è redattore
insieme a Leonetti, Togliatti e Galetto.
1919 A febbraio
pubblica un articolo dal titolo Stato e sovranità
sul quindicinale «Energie nuove» di Piero
Gobetti. In aprile, fonda con Togliatti, Tasca e Terracini,
«L'Ordine nuovo», settimanale di cultura
socialista, il cui primo numero esce il 1° Maggio.
Sempre a maggio è eletto nella Commissione esecutiva
della sezione socialista torinese. Il 20 luglio durante
lo sciopero di solidarietà con le repubbliche
comuniste di Russia, è arrestato e inviato per
qualche giorno alle Carceri nuove di Torino.
1920 A maggio,
partecipa a Firenze, in qualità di osservatore,
alla riunione della frazione comunista astensionista
di Bordiga. A novembre prende parte al convegno di Imola,
dove si costituisce ufficialmente la frazione comunista
del Psi.
1921 Il 1°
gennaio esce a Torino il primo numero de «L'Ordine
nuovo» quotidiano, di cui assume la direzione.
Partecipa a Livorno al XVII Congresso del Psi (15-21
gennaio). Entra a far parte del Comitato centrale del
Pcd'I.
1922 Nel corso
del II congresso del Pcd'I (20-24 marzo), viene designato
a rappresentare il partito nell'Esecutivo dell'Ic. Nel
maggio si reca insieme a Mosca con Bordiga e Graziadei.
Dal 7 all'11 giugno, partecipa alla seconda conferenza
dell'Esecutivo allargato dell'Ic. In difficili condizioni
di salute, dopo i lavori della conferenza è ricoverato
nella casa di cura Serebrjanij bor, dove conosce Eugenia
Schucht, che vi è ricoverata, e, a settembre,
sua sorella Giulia. Partecipa al IV Congresso dell'Ic
(5 nov. - 5 dic.). Il 25 novembre incontra Lenin.
1923 Impossibilitato
a rientrare in Italia, a causa del mandato di cattura
spiccato contro di lui, rimane a Mosca. A giugno partecipa
ai lavori del III Esecutivo allargato dell'Ic. Il 3
dicembre giunge a Vienna occupandosi tra l'altro della
redazione della terza serie dell'«Ordine nuovo».
Tiene un fitto carteggio con Togliatti, Terracini, Scoccimarro.
1924 Il 12
febbraio esce a Milano il primo numero de «l'Unità».
Eletto deputato alle elezioni politiche del 6 aprile
nella circoscrizione del Veneto, a maggio rientra in
Italia. Entra nell'Esecutivo del Pcd'I e si trasferisce
a Roma. Nell'agosto è eletto segretario del partito.
Il 10 agosto Giulia dà alla luce il loro primo
figlio, Delio.
1925 A febbraio
conosce a Roma Tatiana Schucht, sorella maggiore di
Giulia. Tra il marzo e l'aprile, torna a Mosca e partecipa
ai lavori del V Esecutivo allargato dell'Ic. A maggio
interviene alla Camera contro il disegno di legge sulle
associazioni segrete, presentato da Mussolini e da Alfredo
Rocco. Nell'estate inizia a lavorare insieme a Togliatti
alle tesi per il congresso. Nell'autunno Giulia e il
piccolo Delio lo raggiungono a Roma.
1926 Al III
congresso del Pcd'I (Lione, 20-26 gennaio) presenta
la relazione sulla situazione politica generale. Nell'estate
compie una breve vacanza a Trafòi (Bolzano),
con Delio, Eugenia e Giulia. Quest'ultima, nuovamente
incinta, torna a Mosca, dove il 30 agosto nasce Giuliano.
L'8 novembre, in seguito alla promulgazione delle leggi
eccezionali, è arrestato e rinchiuso nel carcere
di Regina Coeli in assoluto isolamento. Il 18 novembre
è assegnato al confino di polizia a Ustica, dove
giunge il 7 dicembre.
1927 Il 14
gennaio il Tribunale militare di Milano emette contro
di lui un mandato di cattura. Il 20 gennaio è
tradotto al carcere di San Vittore a Milano. La dura
vita del carcere si ripercuote sulla sua salute; la
cognata Tatiana lo assiste, trasferendosi a Milano.
1928 Il 28
maggio si apre a Roma, presso il Tribunale speciale
per la difesa dello Stato, il processo - il cosiddetto
«processone» - contro Gramsci e il gruppo
dirigente del Pcd'I. Il 4 giugno la sentenza lo condanna
a 20 anni, 4 mesi e 5 giorni di reclusione. A causa
delle sue compromesse condizioni di salute è
destinato alla casa penale per minorati fisici e psichici
di Turi.
1929 A gennaio
ottiene il permesso di scrivere, e il 9 febbraio inizia
la stesura dei Quaderni. Al momento di lasciare Turi,
ne avrà redatti ventuno.
1930 Il 16
giugno riceve la visita del fratello Gennaro. Verso
la fine dell'anno, con l'arrivo a Turi di alcuni compagni
di partito, comincia un ciclo di discussioni sugli intellettuali
e il partito e sulla Costituente. Queste posizioni provocano
le reazioni di alcuni compagni di carcere, che l'accusano
di non essere in linea con la politica dell'Ic, che
ha abbandonato la tattica del fronte unico.
1932 In seguito
ai provvedimenti di amnistia e al condono per il decennale
della Marcia su Roma, la condanna viene ridotta a 12
anni e 4 mesi. Inizia la stesura dei «Quaderni
speciali». Il 30 dicembre a Ghilarza muore la
madre.
1933 In seguito
all'aggravarsi della sua malattia, il 19 novembre lascia
la casa penale di Turi e, dopo una breve permanenza
nell'infermeria del carcere di Civitavecchia, raggiunge
la clinica del prof. Cusumano a Formia. Riceve la visita
di Piero Sraffa. In ottobre inoltra la richiesta per
la libertà condizionale che viene accolta.
1935 In seguito
ad una nuova crisi, nell'agosto del 1935 è trasferito
alla clinica Quisisana di Roma. Interrompe definitivamente
la stesura dei Quaderni, di cui ne risultano redatti
complessivamente 29 di note e 4 di traduzioni.
1937 Terminato
il periodo di libertà condizionale e riacquistata
la piena libertà, il 25 aprile è colpito
da emorragia cerebrale. Due giorni dopo muore. Le sue
ceneri sono dapprima depositate nel cimitero del Verano
e nel settembre dell'anno successivo trasferite al Cimitero
acattolico di Roma. |